MANIFESTO

TBYS chiama a sè scienziati, artisti, studiosi e curiosi per lavorare insieme sulla “dimensione estetica della ricerca scientifica”, un sistema investigativo nel nome delle conquiste, delle invenzioni, delle creazioni tecnologiche e trascendenti accumulate dagli uomini per rivelare la meraviglia dei meccanismi della visione. Il fuoco è la “conoscenza scientifica” che prova a fornire “conoscenza emotiva” attraverso gli strumenti propri dell’Arte. La dimensione estetica può rappresentare il ponte che unifica l’oggettivo, in quanto scientifico, con il soggettivo, in quanto personale, lo scienziato e l’artista si appoggiano così alle stesse risorse estetiche dell’esperienza. TBYS  non sostiene una scelta tra razionalità ed emozione, ma la consapevole ammissione che vede la scienza come partecipe di quell’esperienza estetica fondamentale di ciò che è significativo a livello personale, umanizzando quello che altrimenti potrebbe sfuggire come oggettività sterilizzata.

TBYS appeals scientists, artists, scholars and onlookers to work together on the “aesthetic dimension of scientific research”, an investigative system in the name of achievements, inventions, technological  and transcendent creations accumulated by men to reveal the wonder of vision controls. The fire is the “scientific knowledge” that tries to provide “emotional knowledge” through the tools proper to Art. The aesthetic dimension can represent the bridge that unifies the objective, as scientific, with the subjective, as personal, thus the scientist and the artist rely on the same aesthetic resources of experience.  TBYS does not advocate a choice between rationality and emotion, but the aware admission that sees science as a participant of that fundamental aesthetic experience of what is meaningful on a personal level, humanizing what could otherwise be missed as a sterilized objectivity.